L’Appennino Tosco-Emiliano

Sulla qualità ambientale di questi luoghi c’è ben poco da aggiungere. Basta allontanarsi di pochi metri dai principali centri abitati per trovarsi avvolti da una natura incontaminata, in grado di sorprendere con il suo fascino arcano. Pareti a strapiombo quasi alpine e boschi secolari che si slanciano verso il cielo, scrosci d’acque purissime e scenari che stordiscono per la loro bellezza, proprio quando sembra di sprofondare nel più selvaggio dei luoghi ecco, all’improvviso, emergere un casolare, un piccolo borgo, un’antica chiesa. Quella dell’Appennino Tosco-Emiliano è una bellezza unica, mai sfacciata, che conquista lentamente con continue scoperte, dove ancora oggi è possibile ritrovare emozioni antiche ed uno stile di vita davvero a misura d’uomo.

Un tesoro fatto di ambiente, tradizioni, cultura, storia, che negli ultimi anni sembra avere perso energia. Proprio per questo i quattro Comuni dell’Unione dell’Alto Reno (Camugnano, Granaglione, Lizzano in Belvedere e Porretta Terme) hanno deciso di porre al centro della loro azione, come primo atto, proprio il tema della valorizzazione turistica dell’Appennino Tosco-Emiliano, con un progetto che punta alla creazione di una nuova identità. L’idea di dare vita ad un distretto turistico del benessere, cioè di un luogo dove si sta bene, che proprio per le sue caratteristiche possa essere scelto per una vacanza rilassante e sostenibile. Ma c’è anche un altro elemento in comune, che ci unisce davvero tutti, quasi identitario: l’acqua. L’acqua che sgorga limpida e salubre dalle numerose sorgenti che punteggiano le vette dell’Appennino, da conservare e tutelare come bene prezioso anche per le generazioni future, l’acqua termale e curativa, portatrice di benessere e di salute conosciuta fin dall’antichità, ma anche l’acqua degli sport dove è possibile praticare discipline altrimenti sconosciute per l’Appennino come il rafting, la canoa e la vela.

Sono in sintesi i valori e gli obiettivi di questo progetto, un modo inedito e diverso per cercare di costruire un turismo nuovo, che ci consenta di guardare con fiducia e ottimismo al futuro.

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