Il pesce salmerino

Le acque terse e incontaminate delle sorgenti che sgorgano nella valle del torrente Dardagna, oltre a costituire di per sé una ricchezza del territorio, offrono anche una prelibatezza gastronomica senza eguali, il Salmerino di torrente, un prodotto esclusivo di questa zona.

Un habitat ideale

Il Salmerino di torrente (della specie fontanilis) fu importato nel 1800 dal Nord America e introdotto nelle acque salubri della sorgente delle Fontane di Lizzano in Belvedere. Oggi si tratta di una specie protetta, che si trova nell’area del Corno alle Scale ha trovato un ambiente ideale, per via della presenza di torrenti profondi e freddi, ma soprattutto ricchi di ossigeno. Appartiene alla famiglia dei salmonidi, parente della trota fario, della trota iridea e del salmerino alpino, a cui assomiglia per via della caratteristica livrea sgargiante: il dorso bruno è vermicolato di giallo crema o verde olivastro, mentre i fianchi sono punteggiati di giallo e di rosso, contornati da un alone azzurro.

Una specie protetta e certificata

L’eccezionale qualità delle sue carni, dal colore bianco o roseo, ne ha fatto un prodotto riconosciuto come presidio di Slow Food, su indicazione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali:  le straordinarie caratteristiche organolettiche fanno del Salmerino uno dei pesci d’acqua dolce più apprezzati a tavola. Perciò è stato attribuito a questo prodotto tipico un marchio di qualità specifico, che ne certifica l’assoluta genuinità e viene esposto da tutti gli alberghi e ristoranti, allo scopo di tutelare il consumatore rispetto all’assoluta bontà di questo eccellente prodotto.
Per preservare la salubrità della specie, gli unici allevatori del Salmerino di torrente, o Fontanilis, residenti nel comprensorio del Corno alle Scale, utilizzano un’alimentazione esclusivamente naturale, priva di OGM e di farine provenienti da alimenti ittici, contenenti sostanze antibiotiche. Insomma, la salvaguardia di questa specie, preziosa risorsa biologica esclusiva dell’ecosistema fluviale di questa zona appenninica, procede di pari passo con la volontà di preservare integre e pure tutte le fonti acquifere del Parco.
La storia del Salmerino di torrente è quella di un successo ambientale e produttivo, che altrove in Emilia Romagna non ha dato i suoi frutti per via della delicatezza di questa specie. L’unico luogo in cui riuscì a riprodursi fu proprio qui, nelle acque del Parco.
Grazie all’intervento del Comune di Lizzano in Belvedere e la passione dei volontari società sportiva “Il Salmerino” è stato possibile riattivare l’allevamento di questa varietà ittica, attraverso il recupero di un vecchio stabilimento in disuso, ove nel passato si allevavano avannotti per il ripopolamento dei torrenti. Così la vittoria di questa scommessa ecologica e ambientale ha avuto anche un significativo risvolto economico, alla cui sostenibilità si è sempre prestata particolare attenzione: ora il Salmerino, insieme ad altre due specie quali la Trota fario e la Trota iridea, è diventato uno dei fiori all’occhiello del Parco, sia dal punto di vista ecosistemico, sia da quello gastronomico e quindi economico, con un’interessante ricaduta positiva per le comunità locali.

Dove trovare il Salmerino?

Attualmente il Salmerino può essere acquistato unicamente presso lo stabilimento delle Fontane e pescato nel laghetto di Porchia. Tutta l’attività viene gestita dalla citata società sportiva, costituita da un gruppo di appassionati che credono da sempre nella valorizzazione di questa specie ittica protetta e nel mantenimento delle caratteristiche di naturalezza che la rendono unica nel suo genere.
Un aspetto su cui vale la pena soffermarsi è stata la capacità di un’attività nata in modo amatoriale di trasformarsi in un’esperienza duratura e in continua crescita, che ha avviato una fase di ulteriore miglioramento delle strutture dell’allevamento e di creazione di percorsi didattici per far conoscere al pubblico questa curiosa avventura locale.

Dove acquistare

 

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